Il Codice di Camaldoli ha rappresentato un documento di enorme importanza nella vicenda del cattolicesimo italiano del Novecento. Mettendo a sintesi le idee fondamentali del pensiero cattolico sullo Stato, la società e l’economia, dopo una lunga gestazione avvenuta durante gli anni Trenta sotto il regime fascista, esso propiziò e ispirò la successiva riflessione dei cattolici nell’Assemblea Costituente, determinante per orientare il destino dell’Italia repubblicana.

La ricorrenza degli ottant’anni dal convegno del luglio 1943 nel quale, in singolare coincidenza con la caduta di Mussolini, iniziò la redazione del Codice è dunque occasione propizia per rileggere il testo, le sue fonti, i collegamenti con le dinamiche coeve della teologia e della filosofia, l’itinerario biografico e intellettuale delle personalità coinvolte nel suo allestimento, alla luce della più recente storiografia. Potranno così emergere nuovi collegamenti e originali considerazioni su questo incunabolo della classe dirigente cattolica del secondo dopoguerra.

L’iniziativa di studio intende inoltre riscoprire la capacità progettuale del cattolicesimo italiano e tornare a interrogarsi sul ruolo che esso può svolgere ancora oggi per alimentare la riflessione pubblica e l’impegno dei credenti e motivare i cittadini a una partecipazione alla vita civile e politica del Paese sempre più responsabile e lungimirante.